Il 2080 è l'anno in cui tutti i nodi degli ultimi due secoli vengono al pettine. Negli USA è periodo di elezioni e Jim Briskin, candidato alla presidenza, tenta di appianare gli ostacoli e di risolvere l'irrisolvibile: cento milioni di persone sono state ibernate in attesa di tempi migliori e di un pianeta meno sovraffollato di quello terrestre. Il problema riguarda anche gli inerti ibernati: è giunto ormai un punto di rottura, e l'alternativa si pone tra lo svegliarli e il farli sparire. Intanto gli incredibili lampobolidi, mezzi di trasporto in grado di eliminare la barriera spaziale, si rivelano pieni di difetti, e non trasportano piú i loro utenti dove questi vogliono andare. Bisogna capirne il motivo; la questione razziale è arrivata al punto in cui un uomo di colore, lo stesso Briskin, potrebbe diventare presidente. A tutto questo si aggiunge la scoperta di un'incrinatura sulla parete di un lampobolide, che permette il passaggio in uno spazio sconosciuto, in un'altra Terra, e il contatto con una razza ancestrale dimenticata. La prospettiva di un pianeta parallelo e identico ma cresciuto in modo diverso determina una nuova visione dei problemi sulla Terra e una nuova presa di coscienza da parte del protagonista, affiancato nell'avventura da Tito Cravelli, detective di marlowiana memoria con velleità politiche, ostacolato da un mutante con due corpi uniti da una sola testa e circondato da una quantità di figure schizzate ma incisive. La soluzione intravista con la nuova Terra si rivelerà nuova fonte di crucci e il finale non potrà che rimandare all'inizio, alla schiacciante realtà di un mondo complesso e problematico.
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