Saghir è un piccolo vento della Vallata Verde. Durante l'estate trascina aria fresca dalle vette ghiacciate fino alla valle, scatena temporali per difendere la natura dalla siccità e a primavera scioglie la neve, aiutando i fiori a sbocciare. Ma un giorno comincia ad essere inquieto: ha sentito parlare del raduno annuale dei grandi venti al Castello d'aria e vuole parteciparvi a tutti i costi. Dopo un viaggio lungo e fantastico, con elfi, spiriti e balene a indicargli il cammino, Saghir giunge pieno di aspettative al convegno. Qui però lo spavaldo venticello dovrà fare i conti con una realtà che mai si sarebbe immaginato e che presto spegnerà il suo entusiasmo, ingenuo e soprattutto mal riposto... Dalla sua disavventura imparerà che la grandezza non coincide sempre con il potere, e soprattutto mai con la prepotenza, e che è veramente grande solo chi è anche buono. Sfuggendo al pericolo di un mito ingannevole, falso non perché irraggiungibile, ma perché troppo lontano dalla sua vera natura, Saghir alla fine potrà dire: "Adesso credo di sapere chi sono".
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