Anche se è nato esattamente nove mesi dopo la morte di Lovecraft, Brian Lumley ha posto in evidenza uno stile ed un modo d'intendere l'Orrore Soprannaturale assai simile al grande Maestro di Providence, tant'è che molti critici, scherzosamente, hanno detto che in lui si è reincarnato Lovecraft. La produzione di Lumley è veramente notevole sia per qualità che per quantità, e, se da un canto i suoi scritti nel solco de I Miti di Cthulhu hanno riscosso una vera e propria unanimità di consensi (ci riferiamo alla Saga di Titus Crow), non per questo sono da meno altre sue escursioni nel campo della DARK FANTASY, come ad esempio questo KHAI o il Ciclo del MONDO DEI SOGNI. Tutti, Principi e schiavi, devono assoggettarsi alla terribile potenza che promana dalla Piramide di Khasathur, e sottostare ai suoi splendori ed alle sue atrocità: questa potenza proviene da molto lontano, dalle profondità stellari. Solo Khai non si fa fuorviare dalla magnificenza del Faraone perchè non solo ha avuto modo di rendersi conto di qual è il terribile segreto della piramide, ma è anche riuscito a sfuggire alla sua presa mortale. Uomo di due mondi e di due età, Khai cerca di conquistare la mano della Principessa Ashtarta e di aver ragione del Re dei Demoni e delle sue legioni di spettri infernali: l'unica cosa che lo sorregge nella sua lotta è la fiducia che un giorno gli Splendenti facciano ritorno dal loro viaggio tra le stelle per riportare la pace e la giustizia sulla Terra...
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