Il Diluvio Universale, le Sette Piaghe d'Egitto, le epidemie di peste e colera che decimarono nei secoli passati la popolazione terrestre, avevano se non altro il pregio di cadere, per così dire, dall'alto. In pochi decenni, tutto questo è drammaticamente cambiato: gli Dei, il Fato, la Natura sono usciti di scena, e oggi è l'uomo stesso che si scava la fossa da se, che fabbrica i flagelli di cui è vittima. Quanto maggiori i progressi della nostra tecnologia, tanto maggiore la nostra vulnerabilità. Questo tema - proposto da Arthur Clarke è stato assegnato dalla Meredith Press a tre scolari d'eccezione come Silverberg, Zelazny e Blish, che l'hanno trattato secondo il proprio estro, ciascuno senza sapere come lo stessero svolgendo gli altri due. Ne è uscita una impressionante antologia di fantascienza ecologica, che abbiamo il dovere, oltre che il piacere, di offrire ai nostri lettori e compagni di specie.
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