Il ciclo Storie da Nardhal narra l’epopea di un mondo ormai abbandonato dal proprio creatore. Infatti Sillon, questo il suo nome, indignato dalle continue guerre tra i suoi figli, decise di allontanarsi finché il male fomentato da Nirdh, suo eterno nemico, non fosse stato del tutto annientato. Lasciò però al suo popolo un dono, la Luce, parte del suo stesso pensiero ed elemento costitutivo dei cavalieri Mitral, il cui compito era quello di estirpare il male da Nardhal. Uno di essi, Demise Nasset, è il protagonista di Daneria, primo libro di una delle tre trilogie di cui si compone l’opera. Egli, dopo l’investitura a Maestro, si accinge a compiere l’impresa che lo renderà veramente degno del ruolo che sta ricoprendo: sconfiggere, con l’aiuto di due fidi compagni, Nirdh e riportare la pace nel suo regno. Un lungo e periglioso cammino li attende, nel viaggio verso il tempio-cittadella voluto dal signore del male, un cammino pieno di insidie, molte delle quali celate persino a loro stessi, inconsapevoli pedine di un progetto di vendetta e riscatto. Matteo De Nardis ci lascia entrare in un mondo fuori dal tempo così come noi lo intendiamo, facendoci visitare luoghi fantastici e irreali e rendendoci spettatori di epiche battaglie e di misteriosi duelli in cui non è la forza fisica a fare la differenza, ma quella interiore, l’istinto, la fede.
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