Prefazione di Alfred Hitchcok lo, com'è noto, non tollero soperchierie. E quindi protesto vivamente contro Titus, zio di Jupiter Jones, il quale ha ignomi-niosamente costretto il nipote a sottrarsi al suo hobby preferito intimandogli di dipingere due enormi mastelli a strisce bianche, •fosse e blu. Inaudito: una prepotenza bella e buona, ecco di cosa si è trattato. È vero che poi Jupiter Jones, grazie a quei mastelli, è capitato in un circo con degli strani clown: è anche vero che con Rete Crenshaw e Bob Andrews, coi quali forma I Tre Investigatori, è capitato sulle tracce di un gatto di pezza afflitto da una strana deformità: e poi... beh, leggetemi il giallo e lo saprete. Quindi, in base a queste ultime considerazioni, e anche in base al fatto che i due mastelli si sono rivelati il punto di partenza di una straordinaria avventura dei nostri tre amici, mi affretto a ritirare le precedenti proteste contro zio Titus, e a chiedergli umilmente scusa.
Trama Jupe, Bob e Pete hanno un compito molto semplice, portare ad un artista del circo appena arrivato in città dei mastelli appena verniciati. In men che non si dica però i Tre Investigatori sono coinvolti in un fitto mistero, a causa di alcuni pupazzi dall'aspetto malconcio che però contengono il bottino di una rapina ad una banca da parte di un fantomatico "Favoloso Gabbo", capace di sgattaiolare per i muri come una lucertola. Ovviamente il tutto irrorato da artisti di circo superstiziosi, sabotaggi misteriosi e un addetto alla sicurezza molto ambiguo.
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