Prefazione di Alfred Hitchcok Qui è Alfred Hitchcock che vi parla dal castello di Re Artù. Sono giunto quaggiù per partecipare a una tavola rotonda, scusate il gioco di parole, sui draghi e sulle possibilità di utilizzazione degli stessi. Nel mio intervento ho sostenuto che anche ai giorni nostri è possibile, se non proprio raccomandabile, valersi di un drago per certe operazioni nelle quali si desidera ardentemente che i curiosi non ficchino il naso. Ed a riprova delle mie asserzioni ho presentato questo volume, nel quale la parte di protagonista viene sostenuta appunto da uno di quei mostruosi esseri del passato, affetto, è vero, da un potente raffreddore, ma con tanto di occhi luminosi e di narici sbuffanti un fumo pestilenziale. Tristano e Lancillotto, dopo avermi applaudito, hanno espresso il loro rincrescimento per non aver potuto affrontare a lancia in resta lo spaventevole animale. Invece Jupiter Jones, Pete Crenshaw e Bob Andrews, i Tre Investigatori che nel corso di questa storia si sono letteralmente trovati tra le zampe del drago, non solo non hanno espresso un uguale rincrescimento, ma anzi hanno proclamato a piena voce l'appassionato desiderio di non fare mai più simili incontri. Il che dimostra ancora una volta che i giovani moderni sono privi delle più elementari nozioni dell'antica cavalleria.
Trama Nella cittadina di Seaside nelle ultime due settimane sono scomparsi 5 cani tra cui Red Rover il segugio dell'ex regista horror Allen che nella sua ricerca dal cancello di casa sua avvista un Drago che sbucando dall'oceano trova rifugio nella grotta sotto la scogliera della sua abitazione. Jupiter, Bob e Pete vennero chiamati a risolvere il mistero del cane scomparso ma mai ebbero pensato di essere alla prese con un Drago leggermente raffreddato. Dopo il panico iniziale però con i nervi distesi riuscirono a avvicinare il mostro marino ed a scoprire il suo mistero.
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