Prefazione di Alfred Hitchcok lo, Alfred Hitchcock, amo moltissimo gli argomenti allegri, come ben sanno tutti coloro che hanno assistito alla proiezione di qualche mio film. Ed è per questo che mi accingo con gioia a presentare la nuova avventura de I Tre Investigatori, dopo averne letto il titolo, veramente gradevole. Che una mummia sia una cosa gradevole è d'accordo con me anche un illustre egittologo, che ne tiene una in salotto per poterla studiare a proprio agio. Tuttavia quando all'improvviso la mummia si mette a sussurrare, il professore non è più del mio stesso parere, e nemmeno lo sono, com'era prevedibile, Jupiter Jones, Pete Crenshaw e Bob Andrews. Tutt'e quattro però, cioè il professore e I Tre Investigatori, hanno deciso di scoprire come mai la mummia si sia messa a parlare dopo un silenzio durato appena qualche millennio. Il primo lo fa con spirito scientifico, e i secondi con spirito investigativo: e tutti insieme con molto; spirito, anche se spesso, a causa della mummia, si dimenticano di possederne.
Trama Il professor Yarborough sente la mummia del defunto principe libico Ra-Orkon sussurrargli parole di un'antica maledizione e volendo indagare approfonditamente sulla questione chiama "I 3 Investigatori" con l'intento di risolvere il mistero. Nel frattempo la signora Banfry chiede ai 3 Investigatori di ritrovargli il suo gatto scomparso, Sfinge, rubato e collegato al mistero della mummia. I 3 ragazzi dopo lo spavento iniziale di essere alle prese con una maledizione e lo spirito di Anubis, attraverso deduzione e nervi saldi riusciranno a scoprire il mistero della mummia e sventare la truffa del finto mago Sardon recuperando alcuni gioielli nascosti in un vano segreto del sarcofago e acciuffando il responsabile della truffa.
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