Prefazione di Alfred Hitchcok Sono sempre io, Alfred Hitchcock, pronto a servirvi su un piatto d'argento la terza avventura degli ormai celebri Tre Investigatori, Jupiter Jones, Pete Crenshaw e Bob Andrews. Una storia alquanto incredibile, almeno per chi si rifiuta di ammettere l'esistenza degli gnomi, dei folletti, e degli altri innumerevoli spiritelli malvagi. Eppure gli gnomi esistono veramente, e compaiono in questo giallo mantenendo fede alla tradizione fiabesca che li vuole avidi di ricchezze, di gioielli e di tesori. Anche I Tre Investigatori in un primo momento rifiutano di considerare la loro esistenza: ma in breve dovranno ricredersi a loro rischio e pericolo. Mi rendo conto che questa mia presentazione può apparire alquanto caotica, ma vi prego di credere che non è affatto facile presentare delle cose che non dovrebbero esistere, ma che a quanto pare esistono ugualmente.
Trama Agatha Agawam scorge dalla finestra di casa sua alcuni Gnomi malvagi giocare nel suo cortile e la notte non riesce a dormire per i rumori sinistri di piccone sotto la sua abitazione. Chiamati dalla signora Agawam in preda al panico i 3 Investigatori scoprono nel teatro attiguo la casa di Agawam, il Teatro Moresco, una banda capitanata da Rawley, il finto guardiano, intenta a eseguire un colpo il banca scavando un tunnell proprio sotto la casa della ex scrittrice per bambini, usando dei nani nella sua messiscena per spaventare la povera sventurata. Dopo essere stati catturati per aver intralciato il piano, Jupiter e Pete vengono quasi imbarcati su una nave diretta in Africa, ma Bob e Hans li liberano mettendo in fuga Rawley. I nani tuttavia sono coinvolti in un altro mistero, ovvero l'inspiegabile furto di una Cintura d'Oro al museo Peterson, ma Jupiter riesce a ritrovare il tesoro scomparso ed i nani vengono arrestati.
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