Prefazione di Alfred Hitchcok Buongiorno ragazzi. Per quanto incredibile possa sembrarvi, anche ad Alfred Hitchcock può accadere di sbagliare. L'ammissione mi costa fatica, visto che Alfred Hitchcock sono io in persona: tuttavia mi pare doveroso per tutti riconoscere i propri errori, specie per chi, come il sottoscritto, ne commette tanto pochi. Quei tre ragazzi, I tre investigatori, si sono dimostrati molto più in gamba di quanto si potesse pensare nella soluzione del loro primo caso, quello relativo a "Il castello del terrore". Ho deciso quindi di affidargliene un altro. La faccenda è piuttosto banale; Fentriss, un vecchio attore mio amico, lamenta la sparizione del suo pappagallo e vuole ritrovarlo a tutti i costi. Per conto mio si è trattato di un colpo di fortuna, visto che l'animale non solo recitava l'Amleto, ma anche lo recitava balbettando: ma il mio amico si è intestardito. Così ho passato il caso a Jupiter Jones, Pete Crenshaw e Bob Andrews e li ho invitati a casa di Fentries. Potranno subito in questo modo constatare di persona come aumenta l'eloquenza umana quando qualcuno parla valendosi di due bocche, la sua e quella di una pistola calibro 38.
Trama I 3 Investigatori vengono ingaggiati da un amico di Alfred Hitchcok, Malcom Fentriss, per ritrovare un pappagallo scomparso. Il signor Fentriss però viene aggredito ed imprigionato in casa sua da un certo signor Claudius anch'esso alla ricerca del pappagallo che assieme ad altri 7 uccelli nasconde la chiave per arrivare ad un opera d'arte nascosta. Sulle tracce dei pappagalli è anche Huganay e la sua banda. Da questo preambolo di dipana una sorta di caccia al tesoro architettata da un misterioso John Silver per prendersi gioco del suo ex datore di lavoro Claudius. Attreverso le frasi che i pappagalli ripetono e gli indizi nascosti nelle loro parole Jupiter Jones riuscirà a trovare il prezioso quadro e battere con un pizzico di fortuna un furfante rinomato in tutta europa come Huganay.
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