Quattordici persone, nevrotiche e alienate nel loro rapporto con il lavoro e con il mondo esterno, decidono di lasciare una Terra disumana e oppressiva e di partire per il pianeta Dalmak-O. Per Ben Talchief, dopo una vita fallimentare, sembra aprirsi un futuro di euforica comunione con gli altri; e così è anche per Seth Morley, insoddisfatto del suo lavoro come idrologo del kibbutz Tekel Upharsin. Ma all'improvviso il satellite delle comunicazioni viene distrutto e i quattordici umani si ritrovano di nuovo soli su un pianeta alieno ed ostile, in un crescendo di mistero, terrore e morte: anche qui tutto sembra un incubo orribile dove non esiste una realtà oggettiva e l'intero paesaggio è solo un inganno dei sensi, un fondale di cartapesta dove gli uomini si agitano come marionette mosse apparentemente a caso da una Divinità folle e imperscrutabile. Opera tra le più discusse e controverse di Philip Kindred Dick Labirinto di Morte rappresenta una vera summa di temi cari al geniale autore del celeberrimo Bladerunner: il binomio realtà illusione, il problema religioso, la droga, i confini tra la vita naturale e quella artificiale, l'alienazione umana nel mondo attuale. Un capolavoro assoluto di quello che è senza alcun dubbio l'autore più importante della fantascienza moderna.
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