Il tempo è il vero protagonista di questo romanzo; il tempo coi suoi paradossi, i suoi labirinti, le sue assurde svolte, i suoi misteriosi e stupefacenti andirivieni, i suoi corridoi ciechi, i suoi ingannevoli giochi di specchi. Tutto comincia con l'invito che un ufficiale americano, reduce dalla guerra di Corea, riceve da una donna. E una lettera breve e impossibile: forse uno scherzo crudele, forse un ricatto o una vendetta. Come immaginare che il bar di un albergo possa essere il punto d'incontro di civiltà passate e future, il perno attorno al quale ruota una gigantesca macchinazione cosmica?
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