Quanti sono i bambini che s'annoiano in casa, pieni di giocattoli, senza sapere cosa fare? Milo è uno di questi. Ma uno dei suoi giocattoli, un casello autostradale, gli consente un giorno di compiere il più straordinario dei viaggi. Basta oltrepassarlo e Milo, in compagnia di un cane e uno scarafaggio a dir poco bizzarri, si trova nel Regno di Saggezza. Questo sembra proprio un posto di favola: va tutto bene, tutti vanno d'accordo, anche se ci sono due re e due città: Dizionopoli (la città delle parole) e Digitopoli (la città dei numeri). Ma presto Parole e Numeri si pongono il problema della supremazia territoriale e naturalmente è la guerra, mentre le povere principesse Rima e Ragione vengono esiliate al Castello in Aria, oltre i Monti dell'Ignoranza. Come non prendersi a cuore la sorte delle principesse, e anche della pace? Il compito di Milo non è dei più facili, sia per le difficoltà "obiettive" sia per i tipi che circolano nel Regno di Saggezza, come quel Conquistatore dei Sensi, che aiuta la gente a trovare quello che non sta cercando, a correre dietro a ciò che non sta inseguendo, ma che non riesce a impadronirsi del senso dell'umorismo. Eccetera.
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