Charles L. Harness ha creato un'opera che ha il fascino del romanzo d'avventura, ma il respiro e la complessità del mito, dove un intero cosmo prende vita sotto i nostri occhi. Nel conflitto tra Ritornello e Alea, due opposte divinità che si affrontano in un cosmico gioco a incastro, è racchiusa non solo la sorte di una civiltà ma la vera chiave per svelare l'origine dell'universo. Nel lontano futuro, dove la Terra è un ricordo che sfuma nella leggenda, i confini della civiltà sono quelli smisurati delle Dodici Galassie. In questo scenario, Omero, poeta di corte celebrato in tutto l'universo, scompare misteriosamente durante l'incoronazione dell'ultimo signore di Goris-Kard, Oberon dei Delfieri. Nulla si conosce del suo destino, e le ricerche di James Andrek, suo fratello, sembrano destinate al completo insuccesso. Ma da questa ostinata ricerca prende vita un singolare affresco di morte e di rinascita: non se ne intravedono i confini, ma in esso si può leggere, un tassello dopo l'altro, una allegoria della creazione e delle sue leggi. I personaggi diventano pedine di un gioco a incastro dove si fronteggiano due divinità: Alea, che rappresenta le forze del caso e della probabilità, e Ritornello, che rappresenta il movimento ciclico e la predestinazione del cosmo. Ma una volta sistemato l'ultimo tassello, quale sarà l'immagine che apparirà a rivelare il destino dell'universo?
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