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Codice:50712      
 
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N. Volume:   197
Titolo:   Casa «La vita»
Autore:   Alberto SAVINIO
   Copertina: Alberto SAVINIO
 
Data Pubbl.:   Settembre 1988 ISBN:    9788845903038
Titolo e/o Data Orig.:   1943
Note:   9 tavole fuori testo
 
Genere:   Libri->Horror
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura con sovraccoperta
Tipologia:   Principali Dimensioni:   140 x 220
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   338
 
 
  Ultima modifica scheda: stalker1 08/09/2023-10:45:05
 
   
 

 
 
Questi racconti, spesso terribili e comici, accennano fin dal titolo a quella che è l'allegoria fondatrice di Savinio: la vita come una casa ingombra di un invincibile bric-à-brac, folta di presenze ominose, che possono essere una poltrona o il busto impolverato di una divinità pagana. Vivere è attraversare, in una sorta di perpetua allucinazione, le stanze di questa casa, dove gli oggetti allusivi continuamente si moltiplicano. Nessuno ha indicato l'essenza di questi racconti con la precisione di Savinio stesso, in poche righe che si incontrano sulla soglia di questo libro: «Molti dei racconti contenuti in questo volume sono ispirati dal pensiero della morte... Questo persistente ritorno del tema morte non è avvenuto di proposito, sì per una necessità segreta che di nascosto mi ha forzato la mano. Io stesso ne ho stupito e non mi sono avveduto del fatto se non quando il fatto era già un fatto compiuto. Anche il nostro destino sembra talvolta essere stato alla scuola di Machiavelli. Tanto poco chiaramente noi conosciamo anche quello che generiamo noi stessi, ed esprimiamo dalla nostra anima, e formiamo con le nostre mani. Così almeno avviene a me. Sono forse altre generazioni più coscienti e controllate? È per questo felice stupore, per questo loro presentarsi inaspettate e nuove, per questo venirmi incontro come da un altro mondo, che prima di farsi amare da altri le mie opere si fanno amare da me; prima di divertire altri esse divertono me; prima che ad altri esse dicono a me che nel buio quale dietro a me si richiude esse rimangono ferme e formate di un fosforo immortale».