I guerrieri di Marte, un'opera del celeberrimo ciclo marziano di Edgar Rice Burroughs, ci ripropone, accanto ad alcuni nuovi personaggi, figure già note agli appassionati del favoloso Barsoom e dei suoi fantastici paesaggi esotici. Una delle caratteristiche principali del Ciclo di Marte è quella di non obbligare il lettore a leggere dall'inizio le storie che lo compongono. Infatti, anche se abbiamo voluto indicare la successione cronologica dei racconti, essi possono essere letti indipendentemente uno dall'altro, poichè ognuno di essi è compiuto. Le spade di Marte presenta come protagonista nientemeno che il grande John Carter in persona, alle prese, nella sua veste di responsabile civico, con la difficile situazione della città-stato di Zodanga, ormai completamente sfuggita al suo controllo e nelle mani della Corporazione degli Assassini. A lui si oppone anche il maligno inventore Fal Sivas, che sta tentando di costruire un'astronave e d'imbarcarsi in una campagna di conquiste interplanetarie. In Gli uomini sintetici di Marte, ritroviamo invece un'altra nostra vecchia conoscenza: Ras Thavas, la «Mente» di Marte, il grande scienziato dedito alle sperimentazioni più strane e ciniche. Stavolta il suo ingegno geniale e contorto lo porterà alla creazione di un intero esercito di esseri umani sintetici chiamati «hormad».
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