Questo romanzo di Frederick Pohl ci presenta il primo tentativo di colonizzazione del pianeta Marte: non il Marte sognato dalla fantascienza di cinquant'anni fa, ma il Marte che oggi conosciamo attraverso i risultati trasmessi dalle sonde spaziali. Il protagonista della colonizzazione è l'Uomo più: l'uomo più gli ausili che gli possono offrire i computer, e il protagonista del romanzo è il primo di questi uomini. Macchine sofisticate collegate al suo corpo hanno sostituito i suoi organi con altri artificiali, ed egli è ora adatto a vivere nell'atmosfera rarefatta di Marte, a trarre dal sole l'energia che gli occorre. Ma i suoi ex simili, le persone umane normali, non lo riconoscono più come uno di loro, e Marte, considerato come un'avventura temporanea, si rivela il suo esilio e la sua casa. I particolari tecnici descritti da Pohl sono affascinanti, e il dramma di Roger, il cyborg alla ricerca della sua nuova umanità, è ritratto in modo estremamente convincente. Resta aperto soltanto l'interrogativo: fino a che punto è lecito all'uomo intervenire sulla propria natura.
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