Il "limite" al quale si riferisce il titolo di questa opera di Robert Silverberg - uno dei più significativi autori di fantascienza degli ultimi anni - è il limite della vita e la possibilità di superarlo con i mezzi della scienza e della medicina. In tre episodi ambientati nel prossimo futuro, a breve distanza di tempo tra loro, Silverberg ci mostra il rapporto tra la vita quotidiana e il mistero della morte, e le possibili risposte ad esso che il domani ci può offrire. I temi sono quelli classici di molti romanzi di fantascienza: dalla resurrezione artificiale quale ci viene presentata nel primo episodio, alla nascita di nuove religioni sorte dopo un inesplicabile fenomeno celeste, e infine alla volontaria rinuncia alla vita in una utopica società dove la longevità è la regola. Silverberg ci descrive con grande inventiva il "mondo nuovo" del prossimo futuro, ma senza perdere di vista la tradizione letteraria che ha sempre accompagnato questi grandi temi: ne risulta un romanzo che fonde in modo singolare ed efficace fantascienza e letteratura, e che rappresenta una delle punte più interessanti dell'attuale fantascienza americana.
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