Possession non e' una storia neosatanica, un esercizio alla Esorcista tanto per intenderci. Al contrario, affronta un tema molto piu' appassionante e, nel campo dell'horror, relativamente inedito: la comunicazone tra i vivi e i morti, con conseguenze che a volte possono essere atroci. Infatti, se in teoria lo "specchio oscuro" che medium e ricercatori tentano di aprire sul mondo dell'aldila' puo' apparire a prima vista come una sorta di nuova frontiera dell'ignoto, misteriosa eppure affascinante, e' sempre possibile che entrino in gioco fattori imprevisti e che la barriera si sollevi con un esito agghiacciante. James, uno dei maestri dell'horror di oggi, costruisce una storia realistica fin nei minimi particolari, che si apre con toni da "mystery" e addirittura da fantascienza per tingersi poi di nero, quando il terrore dilaga e le forze messe in gioco da un tentativo quasi folle cominciano a fare vittime in modo sempre piu' incontrollabile. La vera forza di questo horror sta nel suo realismo esasperato, nella sua violenza calibrata da un'ossessiva atmosfera d'angoscia, e soprattutto nelle domande che e' capace di suscitare nel lettore. Non e' possibile che anche il male abbia le sue ragioni? Non e' forse vero che l'orrore e' scatenato dall'irresponsabilita', a volte persino da sentimenti che saremmo tentati di definire "positivi"? Tuttavia, una volta sollevato il velo, nessuno puo' dire quello che accadra', e con quali conseguenze.
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