Si sa che l'attributo di «inquietante» viene concesso con molta generosità, e molto spesso a sproposito, agli scrittori di fantascienza; ma nel caso di J. G. Ballard sarebbe difficile trovarne uno più calzante e meritato. Urania, che lo segue dal primo romanzo, («Il vento dal nulla» - n. 288) è lieta di presentare la sua ultima raccolta di racconti, dove con magica o glaciale eleganza il caposcuola inglese continua a evocare e a registrare le ombre dell'innaturale, del difforme, dell'allucinato.
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