Dal tempo dell'Esperimento Quatermass la letteratura fantascientifica include una seria, benchè non numerosa, produzione drammaturgica. In questo genere rientra La nuova arma del Savcenko, che pubblichiamo nel presente volume insieme con tre racconti d'altri autori. L'azione della Nuova arma si svolge in un futuro molto prossimo e ciò che contiene di anticipazione può essere, probabilmente, un argomento stimolante per quegli scienziati che, a quanto si dice, leggono di nascosto opere di SF. Ciò, però, non va a scapito dei pregi più propriamente letterari di questo dramma. In esso, infatti, viene sollevato un problema che va al di là del campo della scienza e della tecnica: in quale misura è augurabile per l'umanità un ulteriore sviluppo della fisica nucleare? La risposta di Savcenko a questo interrogativo è pessimista, ma di un pessimismo dovuto a determinati aspetti della nostra epoca storica e che non infirma la fede nel valore della scienza propria della SF sovietica.
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