Manuel Palmari, una vecchia volpe del mondo dei locali notturni parigini, è morto crivellato di colpi di arma da fuoco sulla sua poltrona a rotelle. Con lui, viveva Aline, una ex prostituta di cui si era innamorato, che manteneva con larghezza e di cui si fidava ciecamente. Nonostante la sua invalidità, riesce a continuare i suoi traffici illeciti per mezzo di Aline, che mantiene i contatti tra lui e l'esterno. Maigret inizia la solita routine di indagini minuziosissime, non senza sentire un po' di malinconia per la tragica fine di Palmari. Infatti, inspiegabilmente, il commissario provava una certa ammirazione per quell'uomo dalla personalità forte e affascinante, amico-nemico della Polizia Giudiziaria. In questa inchiesta, piú che mai, Maigret deve appellarsi ad una delle sue piú note virtú: la pazienza. I personaggi via via da lui interrogati sono estremamente furbi, non si contraddicono facilmente e, spesso, hanno alibi di ferro. Proprio per questa loro sicurezza, il commissario viene a trovarsi su una pista sbagliata e, purtroppo, prima di giungere alla conclusione del caso, scoprirà in una buia cantina un secondo delitto.
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