Maigret vuota il sacco, si confessa? O invece vuol mettere nero su bianco per chiarire come sia diventato poliziotto e fino a quale punto abbia amato il suo mestiere? Ma lo ha amato davvero, ha amato davvero Louise, la giovane di Colmar incontrata nell'austera casa dei signori Léonard che poi ha sposato? E' giusto dubitarne? Interrogativi perplessità ricordi. Tanti, troppi ricordi che si affollano nella mente del poliziotto che da un momento all'altro sembrano doverlo travolgere. Eh, si, Parigi con i lampioni a gas, con le carrozze tirate da vecchi ronzini, con le Halles e le cosiddette donnine allegre, con i sordidi alberghetti di Saint-Antoine, il quai des Orfèvres dove Maigret occupava una stanzetta con la stufa a carbone, ch'egli riempiva con le proprie mani... Poi Maigret è entrato nella Brigata Speciale e lo afferma lui stesso in questo singolare libro di memorie, è diventato un personaggio importante. Forse non proprio contro la volontà di Simenon, certamente però nonostante la volontà dello scrittore.
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