"La vecchia signora di Bayeux" è una ricca vedova che muore, pare, per una crisi cardiaca, mentre è ospite di un nipote, unico erede delle sue ingenti sostanze. Morte naturale o abilissimo delitto? Spinta da qualche sospetto l'ex dama di compagnia della presunta vittima incarica Maigret di occuparsi del caso. Recatosi sul posto, il commissario scopre una serie di indizi interessanti e giunge a concludere che una morte naturale c'è stata, è vero, ma non quella della vecchia signora... A questo bel racconto, soggetto di una riduzione televisiva, se ne aggiungono altri tre. Con "I maialini senza coda" ci troviamo a Montmartre. In un piccolo appartamento, una giovane donna attende ansiosa il ritorno del marito. Come mai, quella sera, Marcel ritarda tanto? Per ingannare il tempo Germaine mette in ordine il guardaroba del marito ed ecco che dalla tasca di un cappotto esce un oggetto di fredda e dura porcellana. Immobile, agghiacciata, con gli occhi pieni di terrore Germaine fissa un maiali no senza coda... Ora sa perchè Marcel non è ancora tornato e teme che non torni mai più. Ne "Il notaio di Chàteauneuf" Maigret è alle prese con uno strano tipo che lo obbliga, anche se con la massima cortesia, a... cambiare identità. E il commissario diventa, suo malgrado, il signor Legros di Bergerac, vecchio compagno d'armi del notaio Chàteauneuf! L'ultimo dei racconti di questo volume, "Un certo signor Berquin", è pervaso da uno humour sottile e penetrante. Chi è infine questo signor Berquin? È un uomo che "ha avuto la sua notte, dopotutto! E ci Sono tanti uomini che non l'hanno mai...".
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