Maigret non. ama la dolce vita dei grandi alberghi e quando entra in una di queste famose isole dove domina il lusso, ma a volte anche il dato equivoco, si può star sicuri che vi è costretto dal dovere. II "Majestic" di Parigi non fa certo eccezione. È un grande albergo con clientela cosmopolita e personale numerosissimo. Prosper Donge è uno dei tanti dipendenti e precisamente il capo della cosiddetta "caffetteria": si occupa di far pervenire ai clienti le prime colazioni ed è quindi al lavoro di buon mattino. Ed ecco che un giorno, appena giunto nei sotterranei del "Majestic" dove si trovano le cucine, scopre in un armadio il cadavere di una giovane e bella donna. Questa almeno è la sua versione,ma non vi sono testimoni e c'è chi afferma che in realtà Prosper è l'assassino e la tesi sarà avvalorata dalla scoperta che i due si conoscevano. Ma come era possibile che potesse esistere un qualsiasi legame fra la ricca cliente strangolata, un'americana appena giunta a Parigi, e il povero Donge? Un secondo delitto complica ulteriormente il caso e il commissario dovrà estendere le sue indagini al Sud della Francia per trovare una debole traccia, quanto basta però per metterlo sulla buona strada. Maigret non si smentisce: tranquillamente ricostruisce i fatti: questa volta l'assassino non potrà sfuggire alla giustizia!
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