La Cina avrà compiuto il processo di industrializzazione imponendosi come l´ultima potenza manifatturiera del Globo. Rifornirà gli Stati Uniti, dove ogni industria sarà definitivamente scomparsa, di tutti i beni industriali, in cambio di grano e mais prodotti da centomila farmers bianchi, mentre nelle città la popolazione negra avrà definitivamente abbandonato ogni attività di lavoro per cercare conforto alla miseria nella musica e nel ballo. Gli Stati Uniti conserveranno l´antica potenza militare, che garantirà loro il controllo degli scambi navali del Pianeta.
L'esaurimento di petrolio e metalli avrà reso praticamente impossibile, peraltro, il mantenimento di grandi flotte mercantili e militari, e la maggiore potenza mondiale controllerà i mari del Mondo con poche portaerei e qualche incrociatore.
In questo scenario inquietante Saltini anima una vicenda turbinosa, il cui protagonista è un mercante di grano italiano, il successore dei mercanti di frumento di tutti i tempi, inafferrabile manipolatore di transazioni borsistiche, impenitente dominatore di alcove, che negozia, su tutti i fronti del commercio e della diplomazia, le ultime partite di grano che le potenze che si preparano alla guerra si premurano di accaparrare. Il suo punto debole, un erede che immagina affari grandiosi, che si impegna a realizzare commettendo errori imperdonabili. Il più drammatico di quegli errori, cadere in una trappola della Mafia, che si è arricchita, negli ultimi decenni, trasformando la Sicilia nel più immane deposito di spazzatura del Globo...