Il romanzo si apre su una scena di insostenibile drammaticità: due ragazzi chiusi nella palestra di una scuola del Bronx. Lui, Timothy Warren, è intelligente, quasi geniale, ma psicologicamente disturbato. Lei, Ophelia James, è giovanissima e terrorizzata, e totalmente incapace di reagire al fatto che Timothy la tiene sotto sequestro. Arriva la polizia e dopo pochi minuti i due sono morti: Ophelia per soffocamento e Timothy per la pallottola esplosa dalla pistola di un agente. Le ripercussioni, anche politiche, di un fatto simile sono drammatiche e ognuno pensa a se stesso: il dipartimento di polizia si affanna a proteggere i suoi agenti e il loro operato, il sindaco si agita per tenere lontano lo scandalo dall'amministrazione cittadina e perfino il potente leader della comunità di colore manipola l'incidente a proprio vantaggio. Eroe involontario e reticente, e unico testimone oculare della tragedia, il professor Steven Hillyer riesce a conservare quella capacità d'indignazione che gli permetterà di non lasciarsi tra¬volgere dal cinico opportunismo degli altri.
Provocatorio e carico di pietà, Graffi di rabbia è eccitante come un thriller ed esplosivo come una denuncia, con la sua capacità di frugare a fondo nell'anima dell'America contemporanea.