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N. Volume:   28
Titolo:   Il grande libro di Dracula
Autore:   Autori VARI
   A cura di: Stephen JONES
   Prefazione: Stephen JONES, Gianni PILO e Daniel Negley FARSON
   Traduzione: Gianni PILO
   Disegni: Martin McKENNA
   Copertina: Alessandro TELVE
 
Data Pubbl.:   Gennaio 2000 ISBN:    8882893286
Titolo e/o Data Orig.:   The Mammoth Book of Dracula, 1997
Note:   Ogni racconto è preceduto da una breve nota
 
Genere:   Libri->Horror
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   160 x 225
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   480
 
 
  Ultima modifica scheda: Mr.Chicago 19/02/2019-17:03:37
 
   
 

 
 
Il "grande libro", edito a Londra per il centenario del romanzo di Stoker, più che per il grosso dei trentadue racconti compresivi (Ramsey Campbell, Brian Lumley e Brian Stableford, per citare solo qualche nome), merita l'attenzione dei cultori del gotico per la pubblicazione, ahimè parziale, del testo teatrale del Dracula adattato dallo stesso Bram Stoker per un'unica rappresentazione al Royal Lyceum nel West End di Londra. Dracula o Il Morto Vivente, tale il titolo, non rende che in parte l'atmosfera del romanzo, e fu composto con fretta un po' brutale: nondimeno, nella tormentata genesi del testo più diffuso al mondo dopo la Bibbia, esso rappresenta un interessante documento d'epoca. Tra gli altri testi della raccolta, inoltre, un cenno merita almeno Il "Dracula" di Coppola del critico cinematografico e narratore britannico Kim Newman quale ulteriore puntata della geniale saga di Anno Dracula: nell'ormai innumerevole selva di epigoni di Stoker, il ciclo di Newman - con il suo mondo misto di vampiri e di "caldi" a seguito della vittoria del Conte su Van Helsing e del suo improbabile matrimonio con la regina Vittoria - rappresenta uno dei pochissimi tentativi davvero riusciti di riportare sulle scene narrative il temibile Voivoda, sia pure nel segno del grottesco e d'un pirotecnico, ineguagliato gioco di citazioni. Dopo il mondo vittoriano in Anno Dracula e l'espressionismo tedesco nel Barone sanguinario, ci troviamo qui nel mondo del cinema contemporaneo: "cosa sarebbe venuto fuori se Francis Ford Coppola avesse fatto Dracula come uno dei suoi film buoni", in un mondo multiculturale di vivi e non-morti?