La fantastica storia dei quattro viaggiatori che, rapiti da un pilota cinese e trasportati in una inaccessibile e incantata valle nel cuore del Tibet, trovano qui la serenità e l'amore, ha ispirato a Frank Capra un indimenticabile film, forse il migliore che egli abbia mai realizzato. Orizzonte perduto scrisse il grande regista «era il libro che io preferivo; in questi tempi sconvolti, in quest'epoca di dinamismo feroce e di pazza velocità, di materialismo e di cattiveria, di lotte e di crudeltà ho voluto mostrare al mondo un'immagine di pace, di tranquillità e di bellezza. Far riposare la gente e farla sognare; questo era il mio scopo e spero di averlo raggiunto. Nel libro di James Hilton ho trovato uno dei soggetti più suggestivi della letteratura di questi ultimi dieci anni; avvincente, ricco di caratteri e di situazioni, profondamente umano; un soggetto, insomma, completo.»
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