Solo Vonnegut poteva riuscire a fare della morte una qualità, un luogo, una situazione. Solo l'umorismo nero di Vonnegut poteva riuscirci con quest'ultimo, "terminale", prodotto della sua scatenata immaginazione. In questo volumetto, insieme divertente, amaro, sconvolgente, Vonnegut è un inviato radiofonico dell'incerta soglia della vita, su cui scivola avanti e indietro grazie a un uso letterario della macchina per l'eutanasia del famoso "dott. Morte". Di lì intervista una trentina di personaggi defunti, tra cui Isaac Newton, John Brown, Adolf Hitler, William Shakespeare, Kilgore Trout...
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