Sconfitto sul campo, il popolo delle Highland aveva perduto la sua libertà. Ma nelle vene di una ragazza di soli diciannove anni scorreva il sangue del più grande condottiero di tutti i tempi. Colden Moor: ecco un nome che gli abitanti delle Highland non si sarebbero più dimenticati. Perdere quella battaglia aveva voluto dire perdere anche l'indipendenza e con essa la libertà. Ora il popolo delle terre alte era costretto a piegare il capo e a soffrire sotto il tallone dell'invasore straniero. Anche la dinastia di sovrani che legava direttamente il trono delle Highland ad alcuni dei più celebri eroi e gloriosi condottieri del passato era stata spazzata via. Di tutta quella gloriosa famiglia restava un'unica discendente: una ragazza di neppure vent'anni. Ma il sangue dei leggendari capi di un tempo ruggiva nelle vene di Sigarni. Odiata dai conquistatori e anche da qualcuno del suo popolo, libera e fiera, cacciatrice, guerriera, amante, la giovane principessa non sembrava tuttavia in grado di offrire alla sua gente nessuna opportunità di riscatto: ma quando il sangue chiama gli eroi tornano persino dalla morte! Gli invasori non lo sapevano ancora, ma già le prime profezie cominciavano a intrecciarsi intorno ai fuochi: la figlia di Manodiferro avrebbe risollevato gli stendardi caduti e guidato il suo popolo a un'epica riscossa.
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