Nelle fogne di una grande città, per l'incredibile varietà di sostanze che vi confluiscono e l'infinito numero di combinazioni chimiche che ne risultano, può nascere in ogni momento qualsiasi cosa. Qui le fogne sono quelle di Chicago; il momento è alle 0,51 di una notte di settembre; la «cosa» è un grumo gelatinoso non più grande di un granello di sabbia. Un'ora dopo il granello è diventato una massa di un piede quadrato, in un'altra ora, crescendo con progressione geometrica, si espande per i collettori laterali. Alle 7 del mattino, risalendo per le tubature, la sostanza occhieggia dal foro di scarico di innumerevoli lavandini Alle 7,35 certa Maude Wendell, casalinga, cerca di sturare il suo lavandino col dito...
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