Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
Fantobelix Vedi il profilo utente Amico di Urania Mania
Visitatore Visitatori(91)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

Fantacollana - Nord - Serie antica

 
 
Codice:4434      
 
Piace a 1 utente
Non piace a 0 utenti
Media: 7.00
 
N. Volume:   6
Titolo:   Jorian di Iraz
Autore:   L. Sprague DE CAMP (ps. di Lyon Sprague DE CAMP)
   Prefazione: Riccardo VALLA
   Traduzione: Gabriele TAMBURINI
   Copertina: Karel THOLE
 
Data Pubbl.:   Settembre 1974 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   The Clocks of Iraz, 1971
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantasy
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Cartonato con sovracoperta
Tipologia:   Principali Dimensioni:   195 x 124
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   204
 
 
  Ultima modifica scheda: bibliotecario 17/05/2023-22:56:36
 
   
 

 
 
Il mondo di Novaria inventato da L.S. De Camp è una delle più divertenti creazioni della fantascienza eroica: un mondo razionale e ordinato (a modo suo), che giace immediatamente “sotto" il nostro, e i cui abitanti credono negli dèi, nella magia e nella reincarnazione (i cattivi, ad esempio, vengono a reincarnarsi nel nostro, e per punizione devono servire macchine complicatissime). I nostri lettori hanno già incontrato il curioso scenario novariano nel romanzo La torre di Goblin, e sanno già che gli dèi di Novaria sono capricciosi e millantatori, che gli incantatori finiscono col trovarsi il più delle volte con un pugno di mosche e che politicamente vi trionfa la più seria anarchia. In questo nuovo romanzo, De Camp ci narra una seconda impresa del re cantastorie e dei suoi bizzarri compagni, impegnati questa volta in una avventura che fa perno su un regno, un assedio, due orologi e - perché no? - una sacerdotessa. Era l'Ora della Capra, il tredicesimo giorno del Mese dell'Unicorno, nella città di Orynx, nella taverna del Mammut Scarlatto. Un giovanotto magro, vestito con frivolezza, era fermo al bancone e teneva d'occhio la porta. Dall'altra parte del locale, un uomo robusto, vestito sobriamente di nero, teneva d'occhio il giovanotto. Poi la porta si spalancò ed entrò un uomo alto, dalla faccia segnata da un colpo di spada. Indossava abiti da sterratore, ma il suo portamento era quello di un guerriero. Il giovanotto azzimato e l'uomo robusto, entrambi nello stesso istante, riconobbero il famoso Jorian: il re fuggiasco la cui vita era legata a un filo... e alla forza sottile di un'antica profezia.