Un cadavere, due lettere, la cenere di un sigaro: Sherlock Holmes non ha bisogno d'altro per guidarci, con un'implacabile serie di deduzioni, alla scoperta dell'assassino e dei motivi che l'hanno spinto ad uccidere. Da un piccolo elemento di prova a una "ipotesi di lavoro", il campo dell'indagine si viene allargando fino a darci la visione di tutto un cupo retroscena: un odio che si può estinguere solo con la morte di chi ne è l'oggetto, un lungo inseguimento attraverso molti paesi, finché la morte arriva a compiere la sua opera riparatrice. Compassato e sibillino come sempre fino al momento della rivelazione, Sherlock Holmes applica il suo metodo scientifico-intuitivo alla emozionante caccia del privato giustiziere, ma sotto la sua maschera di impassibile gentiluomo vittoriano ci par di scorgere assai spesso un fremito di umanissima partecipazione.
|