L’ispettore Lognon, il solito Malgracieux, quella notte ha l’impressione di essere finalmente giunto a una svolta decisiva della sua poco fortunata carriera. Forse è l’occasione tanto sperata di mettersi in evidenza ed entrare a far parte della brigata di Maigret al Quai des Orfèvres. Fa freddo e Lognon tutto intirizzito, sta rimuginando sulle sue disgrazie mentre è di servizio all’aperto per un appostamento di ordinaria amministrazione. Improvvisamente, scaraventato da un’auto in corsa, un corpo piomba sul selciato a pochi passi da lui. Il tempo di dare un’occhiata alla targa e la macchina è scomparsa. Lognon accorre, esamina sommariamente la vittima, si precipita a telefonare, ritorna e… il cadavere non c’è più. Pare una scena allucinante da film giallo made in USA e infatti, come poi Maigret accerta, si tratta proprio di un “regolamento di conti” fra gangster. Ma qui non siamo a Chicago o a Saint-Louis, bensì a Parigi, nella Parigi così umana di Simenon dove anche la malavita ha una cert’aria di famiglia e non conosce la spietatezza scientifica d’oltreoceano...
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