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Orizzonti - Fanucci

 
 
Codice:4390      
 
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N. Volume:   V
Titolo:   Regina dell'Aria e della Notte
Autore:   Poul ANDERSON
   Prefazione: Gianfranco DE TURRIS e Sebastiano FUSCO
   Traduzione: Alfredo POLLINI
   Testi: Gordon R. DICKSON (ps. di Gordon Rupert DICKSON) e James BLISH
   Copertina: Glauco CARTOCCI
 
Data Pubbl.:   Dicembre 1974 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura con sovraccoperta
Tipologia:   Principali Dimensioni:   145 x 215
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   284
 
 
  Ultima modifica scheda: Grianne 20/05/2019-23:08:23
 
   
 

 
 
Mito e scienza, realismo e poesia si fondono mirabilmente nello stile e nelle tematiche di Poul Anderson, come mostrano le sue cinque opere più famose: i romanzi brevi che, nel corso della carriera dello scrittore, gli hanno fruttato ben sette premi tra Hugo e Nebula dal 1961 al 1973. Essi vengono riuniti qui per la prima volta, assieme a diversi contributi critici, in modo da poter far considerare il nostro volume come un vero e proprio "Omaggio a Poul Anderson".
In queste storie, ritroviamo tutte le emozioni fondamentali dell'umanità: l'aspirazione al sovrannaturale e all'eternità, che è più forte della promessa di una gelida immortalità cibernetica; la necessità dell'amore, che non teme l'estremo sacrificio; il richiamo del mistero, che vince le lusinghe della civiltà tecnologica; il senso dell'onore, che resta intatto anche al di là della sete di vendetta; la fedeltà alle proprie origini, che prevale su ogni rivoluzione; la consapevolezza di essere uomo, che fa scegliere sempre la strada più ardua. Sono temi, questi, che la science fiction non affronta molto spesso, ma che Anderson non ha mai esitato a trattare sotto varie angolazioni in tutta la sua carriera.
Nelle sue storie, viene recuperata in pieno l'origine più nobile della narrativa fantascientifica: quella che si rifà alle radici del mito, alle suggestioni del sentimento epico e tragico, alla visione dell'uomo proiettato sull'infinito. Tutto ciò interpretato in chiave solidamente logica e scientifica: ma di uno scientismo che non prevale mai oltre misura sui diritti fondamentali della poesia. Sia Dickson che Blish, i due critici-scrittori che nel nostro volume  illustrano la figura di Anderson, mettono in luce questo aspetto caratteristico del suo stile. Il primo sottolinea che la sua prosa è densa di contenuti che affiorano costantemente in superficie. Il secondo avverte che la ricchezza tematica di Anderson è maturata attraverso un'autentica consapevolezza letteraria.
Per chi già conosce la validità di Anderson, questo volume costituirà la conferma di un giudizio largamente condiviso. Chi aveva della sua opera un'immagine superficiale, trarrà invece dalla sua lettura l'opportunità di un aggiornamento critico indispensabile.