Quale viaggio può essere più allucinante di quello compiuto da quattro uomini e una ragazza nei meandri sconosciuti del corpo umano? Ridotti a dimensioni a quelle di un batterio, a bordo di un sottomarino nucleare altrettanto miniaturizzato, essi hanno solo sessanta minuti per compiere una missione mai provata prima: raggiungere il cervello di una scienziato e operarlo "dall'interno" per salvare la sua vita e il segreto scientifico nascosto nella sua mente. Sessanta minuti prima che i loro corpi riprendono le dimensioni naturali. Sessanta minuti alle prese con i feroci globuli bianchi, mostruosamente giganteschi, con la corrente turbinosa del sangue, con gli urti tremendi delle onde sonore amplificate al di là di ogni immaginazione. Sopratutto, alle prese con tradimento, il sospetto, la discordia. Sessanta minuti lunghissimi e disperatamente brevi. Da un soggetto cinematografico, uno dei capolavori del "futuro plausibile" del maestro Asimov.
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