Dodicimila anni fa, tra l'inabissamento di Atlantide e la nascita delle civiltà mediterranee, fiorì l'era iboriana: un'epoca di forze oscure e minacciose, di splendori e di leggende. Un mondo abitato da una moltitudine di razze e culture, popolato da mendicanti e re, contadini e poeti, regine, schiave, incantatori e guerrieri. Come il possente Conan, sceso in gioventù dalla gelida Cimmeria e giunto, dopo mille peripezie, a conquistare uno dei regni più potenti. Mercenario rozzo e incolto che non esita di fronte ad alcun tipo di violenza, ma anche uomo dotato di lealtà, coraggio e generosità, Conan è uno dei personaggi più fortunati della narrativa popolare. Creato nel 1932 dalla fantasia di Robert E. Howard, Conan è un superuomo, anzi un 'superbarbaro', sinonimo di forza, avventura e audacia. Ma soprattutto è il capostipite di un nuovo genere narrativo, il 'fantasy eroico', di cui rimane ancora oggi il più riuscito rappresentante. Pubblicato precedentemente nella collana Oscar Fantasy nel 1992 col titolo "L'ora di Conan".
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