Lo chiamavano il Fabbricante di bambole: sceglieva le sue vittime nei quartieri malfamati di Los Angeles, le strangolava e le truccava come bambole sorridenti. Per un anno intero la Polizia gli aveva dato la caccia e, alla fine, il detective Bosch se l'era trovato di fronte. L'uomo, svegliato di soprassalto, aveva infilato una mano sotto il cuscino e Bosch, convinto che stesse per afferrare un'arma, gli aveva sparato, uccidendolo. Quattro anni dopo, seduto al banco degli imputati, Bosch si trova ad affrontare il processo per omicidio intentategli dalla vedova. Ma quando viene informato del ritrovamento di un nuovo cadavere, quello di una bionda sepolta sotto una colata di cemento e truccata come le undici vittime del Fabbricante di bambole, comincia a chiedersi se l'uomo che ha ucciso fosse veramente colpevole. In un alternarsi di colpi di scena, tra l'aula del tribunale e gli uffici della Polizia di Los Angeles, Connelly riesce ancora una volta a trascinare il lettore verso un inatteso, folgorante epilogo.
"Quelli di Connelly sono thriller con l'anima." (Carlo Lucarelli)
"Connelly continua a tenere alti i vessilli che più gli stanno a cuore: la crudezza dello sguardo, la potenza della trama e la tensione capace di sprigionarsi da una cifra stilistica che ormai porta il marchio inconfondibile di un maestro senza rivali." (Corriere della Sera)
"Uno degli scrittori di thriller che si distinguono per la capacità di andare alle radici del male." (Donna Moderna)
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