Grecia, anno 41 dopo Cristo. Il senatore Publio Aurelio Stazio giunge a Olympia per presentare i puledri della sua amica Pomponia ai Giochi atletici più celebri del mondo. Le gare, però, vengono immediatamente funestate da una serie di lutti: un tifoso accoltellato, un pentatleta sgozzato da un disco tagliente, un velocista trafitto da un giavellotto. Ad essere accusato degli omicidi è Pirro, il discobolo di Corinto, che tuttavia si rende subito irreperibile. Insospettito dalla fretta con cui il Comitato olimpico vuole chiudere il caso, Publio Aurelio comincia a indagare su altri potenziali colpevoli: il rivale della prima vittima, i tre giudici di gara, un famoso matematico, un cavaliere romano in esilio, un veterinario punico, un podista etiope, un'ottuagenaria bramosa di piaceri, una cortigiana scaltra e infine il mercante alessandrino Serapione, col quale Castore - fido braccio destro di Stazio - evita accuratamente ogni contatto... Di fronte a un simile groviglio di morti ammazzati, false piste, doppie e triple verità, il compito per il senatore-detective non si presenta affatto facile. E sarà soltanto dopo una folle corsa di bighe, in tutto e per tutto degna di Ben Hur, che Publio Aurelio verrà a capo degli efferati misteri celati dietro la splendida cornice dei giochi olimpici, con le sue ambizioni sfrenate, i suoi giganteschi interessi pecuniari, i suoi crimini nell'ombra...
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