Il Silmarillion, iniziato nel 1917 e la cui elaborazione è stata proseguita da Tolkien fino alla morte, rappresenta il tronco da cui si sono diramate tutte le sue successive opere narrative, da Lo Hobbit a Il Signore degli Anelli, da Il cacciatore di draghi ai racconti di Albero e Foglia. I tre Silmaril, nucleo simbolico della narrazione, la cui perdita e tentata riconquista costituiscono lo schema della vicenda, sono gemme tenute in altissimo conto dagli Elfi, ma concupite anche da Melkor-Morgoth, primo Signore delle Tenebre, perché contengono la Luce dei Due Alberi di Valinor distrutti dall'Avversario. Vera e propria mitologia i cui modelli ideali vanno ricercati nella tradizione celtica altomedioevale, Il Silmarillion comprende cinque racconti legati come i capitoli di un'unica "storia sacra"; l'ultimo dei racconti costituisce l'antecedente immediato del Signore degli Anelli. Mai pubblicato vivente l'autore per la sua qualità di "work in progress", Il Silmarillion ha potuto essere realizzato grazie all'opera paziente del figlio dell'autore, Christopher, che ha compiuto un attento lavoro di ricerca e collazione sui manoscritti lasciati dal padre.
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