A Caducet-sur-Parabrise spira un'aria mefitica per i signori medici. In pochi mesi, un misterioso assassino ne ha trasformati ben tre in altrettanti maccabei (leggi cadaveri). E uno, proprio sotto il naso del vostro impagabile commissario Sanantonio e di un illustrissimo luminare della scienza medica di nome Alexandre-Benoit Bérurier. Ma come? direte voi, non è il braccio destro di Sanantonio? Sì, sì, è proprio lui. Ma i pesci si prendono con l'esca, no? E il buon Berù accetta di fare da esca al misterioso squalo che divora gli amici dei beccamorti. Ha un bel coraggio! Ma i più coraggiosi, anche se non lo sanno, son quelli che vanno a farsi curare da lui. Berù comunque se la cava, ordinando cure a base di donnine allegre ai vecchi cardiopatici, e impiastri puzzolenti quanto innocui alle vecchie reumatizzate. E si rifà del « disturbo » insidiando le clienti dai sedici anni in su. Intanto, il vostro Sanantonio indaga e, al solito, va a tuffarsi in un mare di guai seguendo un itinerario disseminato di botte e materassi. E, con l'aiuto del novello Ippocrate (che assomiglia molto di più a un ippo...potamo) e con una bella dose di fortuna, Sanantonio riuscirà ancora una volta a dimostrare che è proprio come í gatti. Ci vede al buio e ha sette vite. Ma chi le ha contate, poi, le vite dei gatti?
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