Narrare assurdità evidenti d'un paese immaginario con l'aria più seria del mondo e il tono d'un rapporto ufficiale fu metodo adottato da satirici dei nostri tempi e particolarmente fu usato da Jonathan Swift, autore dei Viaggi di Gulliver. Questo metodo è stato ripreso da un giovane italiano (nato nel 1940) che ci è riuscito benissimo. Oliviero Cigada è più che una promessa della letteratura italiana; è un successo. Il suo Nel paese dei Baraburu è un'allegra risata sulla politica dei Paesi africani, l'ONU, le missioni parlamentari, le statistiche, i governi dell'Africa, i rapporti consolari e in generale sulla cosiddetta civiltà moderna trasportata nel continente negro. È un libretto di facile e amena lettura, un purgante rapido che vi libera dalle indigestioni di molte mitologie politiche. Dopo tanta noia provocata da letterati in cerca di stili e di contenuti nuovi questa presa di bavero ci voleva. Ha una freschezza insolita. Il lettore spenderà bene i suoi soldi. Non è facile trovar un libro italiano che dia altrettanta soddisfazione.
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