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Piemme Pocket - Piemme Edizioni - Serie numerica

 
 
Codice:39919      
 
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N. Volume:   95
Titolo:   I manoscritti segreti di Qumran
Autore:   Robert H. EISENMAN e Michael WISE
 
Data Pubbl.:   2002 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:  
 
Genere:   Libri->Ufo&Misteri
 
Categoria:   NON FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   120 x 200
Contenuto:   Saggio  N. pagine:  
 
 
  Ultima modifica scheda: fantagufo 15/08/2013-04:23:10
 
   
 

 
 
I Manoscritti di Qumran furono scoperti da tre giovani beduini nel 1946 che giocavano attorno a quello che oggi è un sito archeologico oggetto di frequenti visite da parte degli studiosi e di turisti.

In quegli anni furono scoperte, a poco alla volta, diverse grotte (11 fino ad oggi) che contenevano circa 800 manoscritti che le analisi permesse dalle moderne tecniche scientifiche datano in un periodo che va dal I Sec. a.C. al I. sec. d.C. quando la comunità venne distrutta dai Romani.

Per 50 anni i manoscritti sono stati oggetto di lotte intellettuali tra gli studiosi, Israele, i Palestinesi e la Giordania.
Solo nella metà degli anni 50 fu creata una cerchia molto ristretta di personalità ammesse all'analisi e allo studio dei frammenti.
Per 50 anni la comunità internazionale ha goduto di ben poche notizie su una scoperta sensazionale e importante per la storia dell'umanità.
Solo all'inizio degli anni 90 si è ottenuta la pubblicazione di una parte dei frammenti, mentre con il tempo nuove grotte rivelavano altre tavole e altri frammenti, tra cui il Rotolo di Rame che conteneva l'elenco dei tesori della Comunità di Esseni, quelli che sono stati definiti proto-cristiani.
Di circa 800 manoscrittiritrovati una buona parte sono riferibili a testi biblici (a parte il libro di Ester che non è stato inserito) gli altri sono apocrifi che hanno destato maggiore interesse sia per i loro possibili contenuti visto che si tratta di testi di testimoni oculari delle origini del Cristianesimo, sia per alcune idee che emergono a far luce su alcuni misteri dell'Occidente.
Tra i primi ad aver avuto la possibilità di visionare i Manoscritti e di poter tradurre i testi (per la precisione i frammenti) furono proprio i due Autori di questo manuale che pubblicarono ancor prima che venne reso noto il primo commento ufficiale su Qumran.
Dopo varie polemiche e battaglie legali, poco alla volta, molti studiosi diedero il loro contributo sui Manoscritti attualmente rinvenuti e manifestati al mondo solo nel 1997.

Nulla è ancora certezza. Trattasi infatti di studi ancora in corso che interessano varie parti accademiche e le Autorità religiose.
Inizialmente la Comunità accademica gridò allo scandalo per la segretezza che circondava i testi. Si vociferò di particolari notizie sconvolgenti che riguardavano il mondo cristiano, ma molti archeologi placarono gli animi con la notizia che troppo frammentari erano i testi per poter dare certezze all'umanità.
Quello che è stato in parte chiarito è frutto di esami minuziosi sui testi biblici che nulla di nuovo aggiungono rispetto a quanto il mondo religioso già conosceva (es. Enoch, i Giganti, Tobia), a parte i testi apocalittici di grande interesse, tra cui inediti libri di Enoch (pare che un libro completo di Enoch sia in possesso di privati).
Molti confronti sono stati portati avanti con la Genesi, con i testi sacri ebraici, con il Corano e con i testi degli storici antichi tra cui Giuseppe Flavio, Plinio il Vecchio e Filone Alessandrino.
Particolare accostamento è stato fatto con il Documento di Damasco trovato nel 1897 nella sinagoga del Cairo e pubblicato nel 1910.

I Rotoli sono stati identificati dalla lettera “Q" seguita dai numeri delle grotte in cui sono stati ritrovati.
I manoscritti in buono stato identificati sono stati suddivisi in sezioni: Regola della Comunità, Regola della Guerra, gli Inni e il Pesher (presagio), Abacuc.
Testo fondamentale, trovato in una seconda fase, è il Rotolo del Tempio in cui magra figura fa Mosè, mentre altri sono immaginati nelle collezioni di privati, quali quello completo di Enoch e l'autentico Rotolo dell'Angelo, altrimenti detto Il Libro delle Visioni di Yeshua ben Padiah.
Questo è il libro considerato pericoloso per le sue rivelazioni sconvolgenti sulle origini del Cristianesimo.
E' dal 1999 che se ne parla, ma ancora nulla si sa di preciso. Viene sottolineato il nome di “Yeshua" che starebbe per Gesù (ma era nome troppo diffuso all'epoca) nonché “Ben Padiah" che identificava lo stesso Gesù in alcuni testi giudaici.
Secondo alcuni studiosi il Rotolo sarebbe autentico, secondo altri una copia fatta da un monaco benedettino che ne era entrato in possesso. Era su questo Rotolo incentrata l'ipotesi del complotto delle Autorità religiose per nascondere la Verità ai fedeli cristiani.
Da questi ritrovamenti (a cui si aggiunge il vangelo apocrifo di San Tommaso) sono nate le idee di alcuni film relativamente recenti, tra cui “Stigmate".
Ciò che, invece, riesce ad emergere dai manoscritti analizzati è l'immagine della Comunità di Esseni (delle cui origini ancora si discute) nazionalista, chiusa fino al limite del razzismo e violenta. Ne sono prova alcune specifiche sui testi che fanno riferimento all'esclusione dalla comunità di persone di razze e stirpi diverse. Per questo è escluso alla raccolta di testi biblici (spesso in varie copie a sottolinearne la grande importanza per il popolo) quali quello di Ester, donna che aveva avuto contaminazioni con l'esterno.
Importante è il calendario decifrato da alcuni frammenti.
Ancora più importante la figura di un Messia che poteva assumere significati altrettanto diversi, sacerdotale, regale, redentore celeste.
La figura di Giacomo il Giusto contrapposta a quella di Paolo, identificato come il portatore di menzogne. E ancora una nuova visione di Giovanni Battista legato alla Comunità e personificazione di una delle tante immagini del Messia.

Studi che si stanno ancora svolgendo.
Non molte certezze su quanto effettivamente si possa rinvenire dai frammenti a disposizione degli studiosi.
Non molte sicurezze su quanto effettivamente sia frutto di un resoconto storico preciso rispetto a quanto possa essere stato intessuto dalle capacità creative degli scriba.

Questo libro (non è un romanzo) è abbastanza complesso, perché in buona parte contiene il testo originale con la traduzione che è stata possibile fare e per ogni capitolo dà un'interpretazione del contenuto dei frammenti confrontati con i Testi sacri.


Robert Eisenman è professore di Storia delle Religioni mediorientali presso la California State University.
Michael Wise è professore di Aramaico presso l'University di Chicago.

Edizione italiana curata da Elio Jucci, studioso di ebraico e lingue semitiche, autore di numerosi testi scientifici su Qumran.