Nancy Addison Ellsworth: sposata a un brillante ma autoritario chirurgo; sessualmente frustrata, intellettualmente svilita, legata a doppio filo ai figli e ai suoi sogni insinuanti. Kirk Conover: pubblicitario, sposato a una modella, cinico, ammaliatore, incapace di realizzare quella che è la sua necessità esistenziale: diventare scrittore. Due vite parallele come due Avenue della brulicante Manhattan, dove vivono ignari l'uno dell'altro. Poi l'incontro. A un processo. L'imputato è un milionario, accusato di aver gettato dalla finestra il suo migliore amico. Chiamati a far parte della giuria, Nancy e Kirk si innamorano perdutamente. È una passione dolce e amara, tenera e violenta. E disperata. Fanno l'amore in un motel tra un'udienza e l'altra, si dimenticano del mondo intero, dei loro doveri di giurati, tra un'udienza e l'altra, come se non sapessero che devono decidere della sorte di un uomo. Di una vita umana. Eppure proprio per ciò che accade fra loro, per quegli incontri che non devono avvenire, potrebbero essere loro gli arbitri della situazione. Quando se ne rendono conto, è troppo tardi. Il verdetto è stato pronunciato. Ma è troppo tardi davvero? Forse c'è ancora tempo per fermare il pendolo. Si, è tempo di decidere. Per la vita altrui, per la propria.
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