Attesissima da che supponeva l'esistenza ecco la seconda parte del temuto Necronomicon, l'opera che l'arabo pazzo Abdul Alhazred ha scritto ispirato dai Grandi Antichi. Gli incantesimi e gli esperimenti alchemici che fanno seguito a quelli della prima parte non potranno non solleticare la curiosità, l'avidità, la bramosia di calarsi in un mondo di magia. Ma attenti, perchè non bastano i racconti di Lovecraft a trattenervi, a farvi esitare ci pensano le parole travolgenti che contornano l'opera, "spaziando" (è il caso di dirlo) tra civiltà, mondi e tempi inaspettati. La prefazione di George Hay, che attraverso i meandri della psiche sostiene irrefutabilmente la realtà profetica dell Necronomicon; l'introduzione di Colin Wilson, che corrobora la concretezza del suo contenuto storico e magico parallelo all'ascesa e alla caduta di Atlantide; il prologo e il commento di Robert Turnet, che lo immergono in un contesto di terrore e angoscia universalmente diffusi; i saggi drastici e conclusivi du Patricia Sore e Arnold Arnold, che incredibilmente riescono a coinvolgere le scienze esatte del libro del caos. Tutto sospinge in n vortice di verità ineluttabili, di innegabili realtà, dove l'unica certezza è l'esistenza finora tanto dubitativa del Necronomicon e di questo suo seguito.
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