In questo classico della letteratura di anticipazione, il mito eterno della Bella e la Bestia si trasforma nel confronto tra Proteus, il computer auto-programmato, e Susan Abramson, vittima di una scandalosa violenza. Prigioniera nella sua casa immensa e vuota, costretta a una passione inumana, resa schiava e rimodellata nella personalità per meglio soddisfare i desideri ossessivi della macchina, Susan affronta il manifestarsi progressivo della meccanica e crudele determinazione di Proteus in un crescendo di "suspense" che si sviluppa scena dopo scena, sino allo scioglimento finale.
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