Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
Lucky Vedi il profilo utente Amico di Urania Mania
Visitatore Visitatori(196)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

Oscar Fantascienza - Mondadori - Doppia Numerazione

 
 
Codice:3700      
 
Piace a 0 utenti
Non piace a 0 utenti
Media: 0.00
 
N. Volume:   49 - 1789
Titolo:   34 racconti
Autore:   Ray BRADBURY
   Prefazione: Gianni MONTANARI
   Traduzione: Laura GRIMALDI
   Copertina: Karel THOLE
 
Data Pubbl.:   7 Novembre 1984 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   Vedi indice, 1984
Note:   Ristampato in Oscar Leggere I Classici n° 60 [Gennaio 1997]. Anche con il titolo: ''Il grande mondo laggiù - 34 racconti''
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   110 x 184
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   384
 
 
  Ultima modifica scheda: bibliotecario 18/12/2018-11:33:43
 
   
 

 
 
Autore di Cronache Marziane e di Fahrenheit 451, Ray Bradbury è lo scrittore di fantascienza più conosciuto e più tradotto del mondo. Merito anche del fatto che Bradbury non si lascia condizionare dal genere letterario, non si limita a stendere ben confezionate storie di fantascienza, ma scrive dell'uomo, del singolo essere umano con le sue paure, speranze, fobie, emotività.
Nel suo mondo il sentimento ha un'enorme importanza: è un modo di guardare alle cose, di ricordare, di dire poche parole che sostituiscono un intero discorso. E' un modo di sperare, di avere paura, soprattutto di narrarsi, senza falsi pudori, di gettare un ponte verso gli altri esseri umani.
Bradbury parla veramente un linguaggio universale. Chi lo definisce un poeta in prosa, chi il cantore dei buoni sentimenti, o l'autore di favole moderne... ma la definizione migliore è certo quella che rievoca il suo proponimento di adolescente: diventare il più grande mago del mondo.