Autore di Cronache Marziane e di Fahrenheit 451, Ray Bradbury è lo scrittore di fantascienza più conosciuto e più tradotto del mondo. Merito anche del fatto che Bradbury non si lascia condizionare dal genere letterario, non si limita a stendere ben confezionate storie di fantascienza, ma scrive dell'uomo, del singolo essere umano con le sue paure, speranze, fobie, emotività. Nel suo mondo il sentimento ha un'enorme importanza: è un modo di guardare alle cose, di ricordare, di dire poche parole che sostituiscono un intero discorso. E' un modo di sperare, di avere paura, soprattutto di narrarsi, senza falsi pudori, di gettare un ponte verso gli altri esseri umani. Bradbury parla veramente un linguaggio universale. Chi lo definisce un poeta in prosa, chi il cantore dei buoni sentimenti, o l'autore di favole moderne... ma la definizione migliore è certo quella che rievoca il suo proponimento di adolescente: diventare il più grande mago del mondo.
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