Un veterano della Guerra Civile, Enoch Wallace, è stato scelto per fare sulla Terra il guardiano di una stazione di transito per viaggiatori della spazio, costruita all'insaputa dei terrestri. Wallace è quasi immortale e per tenergli compagnia, la scienza galattica ha dato vita ai fantasmi del suo spirito: una graziosa ragazza e un brillante ufficiale nordista. Trascurando tutte le facili possibilità che gli venivano offerte dalla descrizione degli esseri alieni e dallo stesso sviluppo dell'azione, Simak si è concentrato sul personaggio di Enoch e sui rapporti che ha con le creature nate dal suo spirito. L'autore, come sempre nei suoi romanzi, riesce a combinare i vasti temi della fantascienza (viaggi neI tempo e nel cosmo, invasioni extraterrestri, immortalità con figure ed elementi di vita spicciola, umile, provinciale. Nessun altro, infatti, ha saputo come lui introdurre nella fantascienza i paesaggi e i caratteri della provincia americana, ha saputo restare tenacemente attaccato, fra ipotesi e invenzioni disumane, a una visione terrestre o meglio, "naturale" della vita e dell'universo.
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