Il piano sembra ben congegnato anche se la cifra è da capogiro. Una rapina da un milione di dollari, più di seicento milioni di lire! E Jappy Schroeder, ladro di professione, non può resistere alla tentazione. E' ben vero che chi gli propone l'"affare" non gli ispira fiducia al cento per cento, ma Jappy pensa di sapersi difendere. L'uomo si chiama Mitchell ed è reduce da un penitenziario dove ha diviso, così dice, la cella con un certo Johnny Bello. Sarebbe stato appunto Johnny a mandarlo da Jappy, dopo avergliene detto un gran bene. Ed è questo che desta qualche sospetto in Jappy: Johnny, in passato, ha fatto parte della banda di Jappy ed è finito dentro, accusando Jappy di averlo incastrato. Possibile che si sia ricreduto a tal punto? D'altronde, le "credenziali" di Mitchell sono in ordine e un milione di dollari è pur sempre un milione di dollari! Questo non è altro che lo spunto di una vicenda fra le più sconcertanti in cui la violenza e psicologia cercano continuamente di prendere il sopravvento. "I tre mondi di Johnny Bello" è un romanzo in cui la tensione non si allenta nemmeno alla drammatica parola di chiusura.
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